Appello No alle elezioni anticipate *

Appello No alle elezioni anticipate *

Dello scenario aperto dalla crisi di governo ciò cha a noi colpisce di più, per la drammatica superficialità con cui finora ha esortato al voto, è la posizione del Partito Democratico, attraverso la voce del suo segretario. Due domande. E’ nell’interesse di questo partito entrare nell’agone elettorale? E per quali particolari meriti dovrebbe essere premiato dagli elettori?Per la capacità di mobilitazione che ha mostrato negli ultimi mesi? Per la forza incalzante dell’opposizione al governo espressa nel Parlamento e nel paese? Per il fascino suscitato dalle sue proposte programmatiche? Per la forza della sua unità interna? Per la larga popolarità dei suoi potenziali candidati?

Seconda domanda. E’ nell’interesse dell’Italia andare alle urne? In tal caso la consegna del paese a questa destra barbarica sarebbe cosa certa, accresciuta nelle proporzioni probabilmente dal fatto che Salvini conserverebbe la postazione strategica del ministero degli Interni.

E allora, che cosa aspettiamo ancora per capire che l’Italia sta già precipitando   in una deriva autoritaria ? Che cosa deve fare e dire di più Salvini per essere creduto capace di portare il nostro paese ad una forma di stato semidittatoriale? Deve continuare a dire che vuole pieni poteri, deve tornare a umiliare il Parlamento, evitando di dar conto dei suoi traffici con la Russia, deve reiterare altre leggi incostituzionali, deve continuare a irridere e minacciare i giornalisti sgraditi, deve violare i trattanti internazionali, deve usare la ferocia del potere contro gli individui più disperati della terra, i naufraghi? A proposito dello svuotamento autoritario della democrazia   consideriamo puri esorcismi filologici i distinguo degli storici, pur legittimi, tra l’esperienza del fascismo e la situazione presente. La storia genera sempre l’inatteso, ma nulla assicura che esso non somigli o non sia peggio del passato.

Dunque noi esortiamo a rinviare le elezioni e dar vita a un governo di transizione che dovrebbe avere almeno due scopi. Il primo l’hanno messo bene in evidenza Tomaso Montanari e Francesco Pallante su Il Fatto (11/8) : una nuova legge elettorale proporzionale. Sarebbe davvero la via maestra per ristabilire finalmente un rapporto di comunicazione tra governanti e governati, si ridurrebbero tante zone di astensionismo, la ricchezza della cultura politica italiana sarebbe finalmente rappresentata in tutte le sue varie componenti, salterebbe la camicia di forza del maggioritario che ha mostrato il suo inoccultabile fallimento. Una crescita inattesa di democrazia. Anche in caso di vittoria elettorale del centro destra la preminenza di Salvini e della Lega nelllo schieramento verrebbe ridimensionata.

L’altro compito che si dovrebbe urgentemente svolgere – approfittando del tempo a disposizione- a cui chiamare tutte le persone di buona volontà, qualunque sia il partito di appartenenza, è una lotta senza quartiere contro l’autonomia differenziata. Ricordiamolo. La Lega da partito del Nord è diventato partito nazionale con Salvini perché è riuscito a trovare consenso tra le popolazioni del Sud. Ma le popolazioni meridionali sono state tenute all’oscuro del disegno secessionista della Lega, sono state deliberatamente ingannate e questo apre oggi un fronte di lotta di grande potenzialità a chi vuole sconfiggere elettoralmente e culturalmente Salvini. Occorre un grande lavoro di informazione e di chiarimento tra i cittadini. Ma è necessario trovare il linguaggio giusto, semplice, pur senza cadere nel plebeismo e dire ai meridionali e agli italiani tutti che la Lega ha in progetto non solo di emarginare il Mezzogiorno, ma di dividere la compagine unitaria dell’Italia. Un paese autoritario, ingiusto e diviso, è questo il modello di società proposto da Salvini. Occorre riempire i muri delle città e dei paesi del Sud di un unico manifesto, con una sola frase:<< Chi vota per la Lega tradisce il Mezzogiorno, condanna l ‘Italia alla divisione e al declino.>>

Piero Bevilacqua, Enzo Scandurra, Battista Sangineto, Tomaso Montanari, Francesco Pallante P Francesco Trane, Rossano Pazzagli, Alberto Ziparo, Enzo Paolini, Lucinia Speciale, Ignazio Masulli, Giuseppe Saponaro, Andrea Ranieri, Vezio De Lucia, Aldo Carra, Alfonso Gianni, Stefano Fassina, Giulia Rodano, Elettra Deiana, Luisa Boccia, Alberto Olivetti, Piero Di Siena, Anna Maria Bianchi, Paolo Gelsomini, Elena Spinelli, Antonio Castronovi, Carmelo Caravella, Luigi Vavalà, Ivo Mattozzi, Giuseppe Aragno, Francesco Santopolo, Quinto Borghi, Piero Caprari, Franco Novelli, Margherita Palmieri, Anna Solimini, Adriana Vallone, Luisa Marchini, Massimo Baldacci, Anna Maria Bianchi, Tonino Perna, Maurizio Acerbo, Paolo Favilli, Rossella Latempa, Massimo Veltri, Giorgio Sganga, Franco Novelli.

Hanno sottoscritto anche: Angelo Broccolo, Paride Leporace, Andrea Ghilarducci, Sandrino Fullone, Franco Cambi, Edina Regoli, Vincenzo Franciosi, Roberto Corsi, Maria Sepe, Franca Cavagnoli, Angelo Gelmini, Rosa Menduni, Giovanni Orsi, Maurizio Sbrana, Caterina Strambio De Castillia, Graziella Bertani, Moreno Biagioni, Gabriella Reboa, Erica Sereno, Angela Bergonzi, Maria Ricciardi Giannoni, Stefano Guarguaglini, Erik Rosset, Toni Baldi, Angelo Alonzo, Federica Misturelli, Liborio Mingoia, Tommaso Zaccheo, Anna De Benedictis, Gianfranco Castiglia, Giuseppe Pontrelli, Rosi Lubes, Teresa Trocino, Valentino Pace, Angelo Petrella, Adriana Abbamonte, Nicola Andriola, Nella Ginatempo, Giuseppe Cip, Vera Masoero, Silvia Acquistapace, Alberto Frau, Clara Amato, Mauro Bidoni. Marcello Mariella, Antonio Vitolo, Maria de Falco, Stefania Di Donato, Paolo Chiarelli, Pina Casella, Giuseppe Natale, Adriana Ricci, Giovanni Turano, Rita Fiorani, Renato Sala, Marina Boscaino, Martino Melchionda, Elena Rampello, Daniele Zangrossi, Isabella Temperelli, Virginia Piazza, Maria Antonella Sanna, Aldo Carra, Nicla Nati, Mauro Zanella, Nadia Conti, Celeste Zaccaria, Paolo Lombardi, Cristina Quaglio, Paola Pasquini, Mauro Annoni, Cinzia Favalli, Eugenio Camerlengi, Giacomo Risso, Antonello Murgia, Germano Zanzi, Patrizia Rossetti, Irina Casali, Giuseppe Barnato, Lidia Gilberti, Francesco Ciraco, Loredana Zorzi, Salvatore Minisci, Maurizio Bernardini, Nadia Ronchini, Domenico Bonometti, Giovanni Cizza, Lorenzo Viceconte,Silvia Pagano, Carlo Aiello, Tommaso Tedesco, Nadia Ronchini, Domenico Cantore, Paola Massaro, Alberto Sabato, Alessandro Martelli,Mario Viola, Liliana Ruffa, Cristina Quintavalla, Giuseppe Gallelli, Maurizio Schiavo,Marina de Rogatis,Elio Rindone, Giuseppina Natale, Maurizio Laezza, Enzina Sirianni, Patrizia Zavataro, Maria Grazia Illuzzi,Antonio Marotta.

* Le adesioni devono essere inviate a osservatoriodelsud@gmail.com

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