“Il Sud nella crisi della democrazia rappresentativa. Analisi e riflessioni dopo il voto del 4 marzo”
E’ stata ufficialmente presentata nel corso di una partecipata iniziativa che si è svolta il 20 aprile scorso nei locali della Camera del lavoro di Cosenza, una nuova associazione culturale nata su impulso dello storico Piero Bevilacqua, che ne è anche il presidente. L’associazione “Osservatorio del Sud” è stata creata con l’intenzione di porre al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica nazionale i gravi problemi dell’Italia meridionale di oggi senza le retoriche recriminazioni del passato, ma con un grande sforzo di verità, con analisi circostanziate, che traggano il Sud fuori dalla coltre degli stereotipi che lo deformano, mostrandolo così come: piagato da tanti mali – disuguaglianze estreme, fuga delle intelligenze, devastazione del territorio e del paesaggio, infiltrazioni criminali, nuove povertà – ma anche ricco di forze di contrasto, di imprenditoria sana e dinamica, di nuove correnti culturali, di passione politica e civile, di generosi amministratori, di figure straordinarie che progettano e perseguono un nuovo mondo possibile.
“L’Osservatorio – spiega Piero Bevilacqua – costituisce anche uno sforzo di raccordare e mettere in rete le intelligenze meridionali disperse nel territorio della Penisola e in Europa. Vuole dunque essere uno sguardo vigile sui problemi e i fermenti di una parte rilevante del nostro Paese. Ma ha anche l’ambizione di elaborare idee, progetti e proposte, che aiutino le forze migliori a trovare la strada di un impegno corale di trasformazione sociale e di emancipazione civile”.
La nuova associazione è stata presentata al pubblico nel corso di un convegno dal titolo “Il Sud nella crisi della democrazia rappresentativa. Analisi e riflessioni dopo il voto del 4 marzo”.
Dopo i rituali saluti del segretario della Cgil Cosenza, Umberto Calabrone, e una breve presentazione del professore Battista Sangineto, che è anche il vicepresidente dell’associazione, la relazione introduttiva affidata all’economista e sociologo calabrese, Tonino Perna: “C’era una volta il Sud… e c’è ancora…”.
Il segretario generale Cgil Calabria, Angelo Sposato, nel suo intervento ha posto l’accento sul tema dell’occupazione: “Nel mondo del lavoro calabrese ci sono ancora moltissime vertenze aperte. Viviamo in un territorio che ancora soffre di un pesante divario con il resto del Paese a causa di un elevatissimo tasso di disoccupazione, presenza della criminalità organizzata e mancanza di riforme istituzionali, economiche e politiche. Ciò ha determinato una frattura decisa tra la classe dirigente e il mondo del lavoro che ha prodotto il risultato elettorale del 4 marzo”.
Sono poi seguite le relazioni dell’avvocato Enzo Paolini “La Calabria senza diritti e senza rappresentanza” e la conclusione affidata allo storico Piero Bevilacqua: “Perché il reddito di cittadinanza è necessario”.
Terminati gli interventi programmati, si è aperto un vivace dibattito animato da una lunga serie di interventi dal pubblico: non solo soci dell’associazione ma anche semplici cittadini stimolati dalle riflessioni dei relatori. Ne è nato un confronto teso e sentito sulle nuove dinamiche del lavoro, su tecnologia e capitale, sui conflitti di classe, sulla funzione politica di una nuova sinistra, sull’ambiente e gli spazi comuni e sull’importanza di imporre nel dibattito pubblico nazionale una nuova questione meridionale su basi radicalmente nuove.
20 aprile 2018